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Anacer: bene richiesta Governo rinvio regolamentazione Eudr

AttualitàAnacer: bene richiesta Governo rinvio regolamentazione Eudr

Sulla deforestazione, tra materie prime c’è anche la soia
Roma, 16 set. (askanews) – Positiva la richiesta avanzata dal Governo italiano di rinviare di almeno un anno l’applicazione del Regolamento UE sulla deforestazione. L’Anacer condivide infatti le preoccupazioni espresse dal ministro Lollobrigida circa le modalità e le tempistiche di implementazione previste dall’attuale versione della normativa.
Il Regolamento EUDR vieta l’immissione nel mercato comunitario e l’esportazione di prodotti che hanno causato deforestazione o degrado forestale dopo il 31 dicembre 2020 oppure che risultano non conformi alla legislazione dei Paesi di origine. Tra le materie prime rientranti nello scopo del Regolamento figura anche la soia, una materia prima agricola fondamentale per l’industria agroalimentare e mangimistica europea e nazionale.
Anacer in una nota spiega di condividere i principi e gli obiettivi generali di tutela ambientale e forestale della legge in oggetto, ma di ritenere “doveroso sottolineare che, in assenza dei necessari chiarimenti da parte della Commissione europea, il Regolamento risulterà inapplicabile con una conseguente forte contrazione della disponibilità di seme e farina di soia per il 2025. Ciò potrà determinare interruzioni della catena di approvvigionamento dell’industria agroalimentare nazionale ed europea, in particolare nei comparti mangimistico e zootecnico”.
Il rischio dell’indisponibilità di soia e farina di soia sul mercato avrebbe, inoltre, conseguenze dirette sull’aumento dei prezzi di tutti i prodotti ad esse correlati e sulla competitività dell’industria di trasformazione.
Per questo l’associazione si unisce alla richiesta di proroga dell’applicazione della normativa oltre il 30 dicembre 2024 o, quantomeno, alla concessione di un periodo transitorio o di applicazione progressiva da parte della Commissione europea “per meglio definire gli obblighi in capo agli operatori, testare il sistema informativo, prepararsi all’espletamento di nuove procedure ed, eventualmente, lavorare insieme allee insieme alle parti interessate ad un possibile protocollo di intesa volto all’introduzione di un apposito sistema di certificazione”.

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