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“Vorrei che tutti i candidati avessero figli”, poi Bucci chiarisce: “Parole travisate”

Politica“Vorrei che tutti i candidati avessero figli”, poi Bucci chiarisce: “Parole travisate”

di Simone D’Ambrosio e redazione

GENOVA – “Chi fa figli contribuisce al successo della nostra società. Tra di noi vorrei che tutti quanti avessero fatto figli”: sono le parole di Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, etichettate come “deliranti e offensive per le donne”. All’indomani del dibattito organizzato dalla Curia di Genova tra i due candidati alla presidenza della Regione, la risposta data da Bucci su come affrontare il problema della denatalità non è stata ben digerita dal fronte avversario. E dopo le dure reazioni, rilancia: “Pura speculazione di chi travisa le parole”.

Ho soltanto detto che vorrei che tutti avessero figli. Potete riascoltare la registrazione. Credo che sia l’augurio di tutti, anche di chi purtroppo non può averli, ma vorrebbe. Anzi immaginiamo un supporto anche per chi ha queste difficoltà”. Così il sindaco di Genova e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, Marco Bucci, in merito alle parole espresse ieri sera al dibattito tra aspiranti governatori organizzato dalla Curia, che hanno scatenato la dura reazione del centrosinistra. “Noi vogliamo una Liguria giovane, dinamica, rispettosa delle generazioni- aggiunge- senza giovani, anzi, senza figli, la Liguria non può esserci. Orlando e il Pd soffrono di vittimismo e non hanno argomenti con i quali parlare ai liguri”.

IL PRIMO CONFRONTO BUCCI-ORLANDO

Ma cosa è stato detto davanti alla platea del dibattito organizzato dalla Curia genovese? “Anche con tutti gli aiuti economici alle famiglie, fondamentali e che porteremo tutti avanti, non raggiungeremmo il risultato se, come società civile, come città e come regione, non riusciremo a dare il grande messaggio che chi fa figli contribuisce al successo della nostra società. Tra di noi vorrei che tutti quanti avessero fatto figli”. Così il sindaco di Genova e candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, Marco Bucci, ieri sera a Genova al dibattito tra candidati governatori organizzato dalla Curia, ha risposto a una domanda sul contrasto alla denatalità. “E’ vero che bisogna aiutare le famiglie e rifinanzieremo tutti i bonus già previsti- ribadisce Bucci- ma c’è anche un discorso importante, sociale ed educativo: dobbiamo anche noi pensare che fare figli è una cosa importante per la società. Queste cose vanno fatte attraverso l’educazione, attraverso l’associazionismo, attraverso i rapporti personale”. Perché, sostiene Bucci, “è vero che tante volte è un problema economico, ma molte volte non lo è: il problema economico va affrontato, ma non è sufficiente. Dobbiamo dare il messaggio preciso alle persone che contribuire alla natalità è un servizio sociale: se facciamo così, abbiamo la speranza di poter arrivare a un grande risultato”.
Secca la replica di Orlando: “Non ho ricette certe” per affrontare il problema della denatalità, “ma sono sicuro di una cosa: non si risolverà questo problema criminalizzando le persone che non hanno avuto figli perché non li hanno potuti avere“.

PD: “DA BUCCI PAROLE DELIRANTI CHE OFFENDONO LE DONNE”

All’indomani del dibattito è stata unanime la bocciatura delle parole di Bucci dal fronte del Partito democratico. “Non è facendo sentire in colpa chi non ha figli che si risolve il problema della natalità. Le parole del candidato della destra in Liguria Marco Bucci ricordano più lo stato etico che la rivoluzione liberale e sono offensive per tutte le donne. Da chi si candida a governare una Regione ci saremmo aspettati ricette per sostenere il lavoro femminile, proposte per un welfare capace di accompagnare percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Servirebbe rispetto e non frasi da medioevo. Sono certa che anche nel centrodestra si vorrà chiedere conto di parole deliranti”. Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

“UN ATTACCO DI MESCHINA BASSEZZA CONTRO ORLANDO”

“Dire, come ha fatto il candidato presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, che solo chi fa figli contribuisce al successo della società è da medioevo. Un oscurantismo che calpesta la dignità di milioni di persone, in particolare di chi vorrebbe ma non può averne”, manda a dire il senatore del Pd Andrea Martella. “Quello di Bucci è stato indiscutibilmente uno scivolone, condito peraltro da un attacco di meschina bassezza nei confronti dell’avversario Andrea Orlando e degli altri candidati. Ci auguriamo che dal centrodestra qualcuno alzi una voce critica contro queste deliranti affermazioni. Andrebbe mantenuto un codice di civiltà, nel confronto pubblico, a cui il Pd e il centrosinistra si è sempre attenuto”, aggiunge.

E ancora: “Bucci dovrebbe chiedere scusa a tutte le donne. Chi si candida a governare una regione deve rispettare e non giudicare e additare tutte quelle persone che per scelta, esperienze, dolori personali non hanno potuto o voluto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della società è un’affermazione da Medioevo, da oscurantismo, per nulla liberale. Chi si candida a governare una regione dovrebbe avere rispetto e la capacità di proporre ricette per sostenere la natalità e le donne in percorsi di vita e lavoro sempre più complicati. Dovrebbe parlare di superamento del gender pay gap, di congedi paritari retribuiti, di rafforzamento dei servizi di welfare. Questo serve per sostenere la natalità. Non il giudizio di Bucci, che ieri alla sala Quadrivium di Genova, durante il confronto tra candidati, ha scritto una bruttissima pagina“. Lo dice Valentina Ghio deputata e vicepresidente Pd alla Camera che infine si rivolge a Giorgia Meloni: “Cosa ne pensa la Presidente del Consiglio di queste affermazioni che colpevolizzano le donne? Ne prende le distanze?”.

“Le recenti dichiarazioni di Marco Bucci, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Liguria, riflettono una visione retrograda della società e una preoccupante concezione della sfera degli affetti, che sembrano essere piegati a un’idea di “servizio sociale” per la natalità”, così in una nota la deputata democratica, componente della commissione affari sociali della Camera, Ilenia Malavasi. “Sarebbe importante sapere cosa pensa la Presidente Meloni di questa impostazione”, aggiunge.

“Le parole di ieri del candidato del centrodestra Bucci sulla denatalità alludono a una considerazione delle donne che definire antiquata è un eufemismo, non toccando temi come il sostegno all’occupazione femminile o la parità salariale, che sono centrali”, lo dichiara la vicepresidente dem del Senato, Anna Rossomando. “Se il livello del dibattito a destra sulla natalità è quello di Bucci, c’è da mettersi le mani nei capelli- aggiunge- Auspichiamo prese di distanze anche da destra rispetto a parole imbarazzanti come quelle pronunciate dal sindaco di Genova”.

“PAROLE INGIUSTE E INFELICI”

E ancora: “Ho sentito il dibattito di ieri tra i candidati della regione Liguria e sono rimasta impietrita” afferma la Vicepresidente nazionale del PD Chiara Gribaudo. “Come al solito – prosegue Gribaudo – la destra di fronte ai grandi problemi non è in grado di trovare soluzioni, ma solo di scaricare responsabilità. E in questo caso addirittura di colpevolizzare le persone che non hanno figli”.
“Bucci dà uno schiaffo a quelle coppie che non hanno potuto avere figli. Dire che chi fa figli contribuisce al successo della società è oscurantista, per nulla liberale”. Infine il doppio appello di Chiara Gribaudo: “Mi auguro che Bucci chieda scusa a tutte le donne e che intervenga anche la Presidente Meloni per dire se condivide questo pensiero dal momento che Bucci stesso rivendica di essere stato scelto proprio da lei”.

“Una semplificazione offensiva che criminalizza chi i figli non ha potuto o non ha voluto averli e una ricetta puerile per affrontare una questione complessa”, affonda infine Cecilia D’Elia, senatrice Pd. “Dire, come ha fatto lui, che vorrebbe che tutti avessero fatto figli è un modo di fare giudicante delle altrui scelte, sprezzante nei confronti di chi non riesce ad averli. Davvero parole ingiuste e infelici“.

L’articolo “Vorrei che tutti i candidati avessero figli”, poi Bucci chiarisce: “Parole travisate” proviene da Agenzia Dire.

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