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Draghi: decarbonizzare positivo per crescita e per indipendenza

AttualitàDraghi: decarbonizzare positivo per crescita e per indipendenza

Ma allineando strumenti e obiettivi. E sull’auto non è stato fatto
Bruxelles, 18 feb. (askanews) – La decarbonizzazione non è negativa per la crescita economica, anzi può garantire l’indipendenza energetica dell’Europa e ridurre i prezzi dell’energia; questo, però, se si è capaci di “allineare” e rendere coerenti i mezzi che si usano per raggiungere gli obiettivi climatici, come non è stato fatto, ad esempio, per l’obiettivo delle auto a zero emissioni nel 2035.
Lo ha detto Mario Draghi durante la sua replica alle domande dei deputati dei paesi Ue, dopo il suo discorso oggi al Parlamento europeo a Bruxelles, per la Settimana parlamentare europea 2025.
Riguardo alle politiche climatiche, il messaggio del suo Rapporto sulla competitività, ha detto Draghi, è questo: “Perché si vuole accelerare la decarbonizzazione? Perché alla fine è l’unica cosa che garantirà l’indipendenza e la sovranità del nostro continente per l’approvvigionamento energetico. E abbiamo imparato in modo molto doloroso cosa significa dipendere da qualcun altro”.
“E soprattutto in uno scenario in cui le relazioni geopolitiche si stanno evolvendo rapidamente e in modo incerto – ha continuato Draghi -, non vogliamo creare dipendenze davvero intense da un partner che potrebbe cambiare e diventare un nostro nemico domani. Questa è una ragione strategica per cui si vuole avere, si vuole accelerare la decarbonizzazione. Ovviamente c’è anche una ragione generale, complessiva, per cui si vuole combattere il cambiamento climatico”.
“Ma per farlo, per accelerare la decarbonizzazione, che è una parola chiave nel Rapporto, si devono allineare strumenti e obiettivi”, ha sottolineato l’ex presidente della Bce. “Non si può imporre la fine, lo stop dei motori a combustione interna, e quindi praticamente dire a un intero segmento produttivo che deve interrompere una grande linea di produzione, senza allo stesso tempo imporre con altrettanta forza l’installazione delle infrastrutture di ricarica e creare interconnessioni per farlo. Insomma, si devono allineare le due cose. Questo è l’altro imperativo riguardo al clima”, alla politica climatica.
Nella sua seconda replica, Draghi è ritornato su questi punto. “E’ una questione chiave che il Rapporto affronta: la decarbonizzazione è negativa per la crescita? Il Rapporto dice di no, che non deve necessariamente essere negativa per la crescita. Può essere positiva, perché alla fine abbasserà il prezzo dell’energia, e questo contribuirà alla crescita. Ma se gli strumenti non sono allineati, il processo di decarbonizzazione si blocca, e la crescita si blocca allo stesso tempo. Ecco perché continuo a dire che dobbiamo arrivare a prezzi più bassi, prezzi dell’energia più bassi”, e questo “è un ingrediente essenziale della crescita”.
“Ma più in generale – ha osservato l’ex premier italiano -, quello che suggerirei su questo punto è di abbandonare l’ideologia, di adottare un approccio che sia carbon-neutral e di attenersi ai fatti. E i fatti sono due: uno è tagliare le emissioni, fare qualcosa per ridurre le emissioni. E la seconda cosa è se si vuol raggiungere l’indipendenza, l’indipendenza energetica. Questa è la strada principale per l’Europa, perché diventi davvero sovrana riguardo all’energia. Ma dobbiamo conseguire prezzi dell’energia più bassi”, ha concluso.

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