ROMA – “Quello che tenta di fare è mettere un bavaglio. È interruzione di servizio pubblico”. Così, Sigfrido Ranucci replica, attraverso La Repubblica, alla diffida inviata alla Rai da Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy, per bloccare la messa in onda di un servizio relativo al caso Sangiuliano, nella puntata di questa sera di Report. Critiche le opposizioni, che chiedono le dimissioni di Ghiglia.
BONELLI: SIAMO ALLA CENSURA, GHIGLIA SI DIMETTA
“La diffida di Agostino Ghiglia, membro del
Garante della Privacy, contro Report è un fatto gravissimo, un
atto che rappresenta l’ennesimo tentativo di mettere a tacere la
libera informazione. Siamo alla censura. La diffida è la
dimostrazione che non si vuole far conoscere la verità agli
italiani a partire dal ruolo di FDI e dei partiti di governo
nella vicenda che ha portato l’authority a sanzionare Report. La
diffida odierna rappresenta un precedente pericoloso: se le
inchieste giornalistiche che sollevano questioni scomode possono
essere bloccate preventivamente, viene meno una parte essenziale
del nostro sistema di controllo e garanzia. Il Garante della
Privacy non può trasformarsi in uno strumento di intimidazione
contro chi fa giornalismo, Ghiglia e tutti i vertici
dell’authority devono dimettersi immediatamente”. Così Angelo
Bonelli, deputato Avs e co-portavoce di Europa Verde.
M5S: DA GHIGLIA COMPORTAMENTO INACCETTABILE, DIMISSIONI SUBITO
“Ci aspettiamo che Agostino Ghiglia si
dimetta immediatamente da un ruolo che evidentemente non ricopre
con disciplina e onore ma come mero esecutore degli ordini di un
partito, Fratelli d’Italia, andando così contro l’interesse
pubblico. Il tentativo del membro dell’Autorità Garante per la
Privacy di fermare la puntata di stasera di Report è la ciliegina
sulla torta dopo giorni di bugie e omissioni sui suoi rapporti
con Arianna Meloni, capo segreteria di FdI e sorella della
premier. Un comportamento inaccettabile che trasforma l’Authority
in un tribunale politico, un sonoro schiaffo alla democrazia.
Adesso basta, lasci subito”. Lo affermano i parlamentari del M5S
nelle commissioni Cultura di Camera e Senato.
RUOTOLO (PD): REPORT VADA IN ONDA STASERA
“Ci provano in tutti i modi a bloccare
Report. Mi auguro che vada in onda su Rai Tre, stasera, come
previsto e che il tentativo di bloccare la messa in onda sia
vano. Come possiamo fidarci di un’Autorità di garanzia dopo le
anticipazioni della puntata di Report? No, non possiamo fidarci.
Ogni sentenza, ogni provvedimento dell’Autorità per la Privacy
sarà da oggi segnato da un’ombra: non sapremo più se le decisioni
sono state prese nel pieno della trasparenza e dell’indipendenza,
o dopo essersi consultati con il partito di riferimento, in
questo caso Fratelli d’Italia, il partito della presidente del
Consiglio Giorgia Meloni. Lo scandalo che coinvolge Agostino
Ghiglia, ex esponente di Alleanza Nazionale nominato proprio dal
governo Meloni, è uno spartiacque.
La sanzione inflitta a Report, il programma che ha documentato
abusi di potere e opacità del potere politico, è diventata oggi
il simbolo di un conflitto d’interessi intollerabile. E oggi lo
stesso Ghiglia tenta addirittura di diffidare Report dalla messa
in onda della puntata, nel tentativo di fermare l’informazione e
di mettere un bavaglio al servizio pubblico. Come ha denunciato
Sigfrido Ranucci, ‘quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un
bavaglio’. È gravissimo, si tratta di interruzione di servizio
pubblico. Un’Autorità di garanzia deve essere terza,
indipendente, credibile. Qui non c’è più nulla di tutto questo.
Chi è coinvolto deve trarre le conseguenze: le dimissioni sono
l’unica via per restituire un minimo di fiducia nelle istituzioni
e nella democrazia”. Lo dice Sandro Ruotolo, responsabile
Informazione nella segreteria nazionale del Pd ed
europarlamentare.
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