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GS1: a 50 anni dal codice a barre una nuova rivoluzione coi QR code

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de Barbuat: 48 Paesi stanno implementando nuovi codici powered by GS1

Roma, 23 mag. (askanews) – “Il futuro è sfidante, ma è eccitante. Il codice a barre esiste da 50 anni e i consumatori di tutto il mondo, i pazienti e il mondo intero hanno imparato a fidarsi del codice a barre. Ma ora stiamo migliorando il codice a barre e lo stiamo potenziando. Lo chiamiamo codice a barre perché è quello che sembra, ma stiamo passando al 2D, che sarà un QR code. Le possibilità che ci sono oggi con il codice a barre saranno ancora presenti, ma con il nuovo QR code ci sono molte più possibilità, infinite, che andranno a vantaggio di consumatori, pazienti e del mondo intero”. Lo ha detto Mark Batenic, chairman IGA, Inc. , chair GS1 management board, in occasione della General assembly di GS1 tenutasi per la prima volta in Italia a Roma. “Tutti – ha aggiunto – potranno sapere cosa c’è nei prodotti che acquistano, che si tratti di un maglione, di una lavatrice o di cibo, e anche della cura per i pazienti. È assolutamente fantastico e siamo entusiasti di farne parte. GS1 esiste da 50 anni. Noi ci saremo per altri 50 anni o più, anche dopo che tutti noi ce ne saremo andati. Ma alla fine della giornata, tutti ne trarranno beneficio”.Dal canto suo Renaud de Barbuat, president and ceo GS1 Global, ha sottolineato come “Cinquant’anni fa, il codice a barre tradizionale ha dato il via a una rivoluzione nel commercio, nei negozi. Oggi GS1 lancia i QR code powered by GS1 ed è l’inizio di una nuova rivoluzione di cui beneficeranno i consumatori e gli acquirenti. Ora tutto questo è possibile solo grazie alla collaborazione tra imprese”. “Cinquant’anni fa, i leader del settore si sono riuniti per scegliere il codice a barre come metodo per identificare in modo univoco i prodotti a livello globale. Oggi chiediamo al settore di avviare ancora una volta una nuova rivoluzione con i QR code – ha proseguito – Le imprese stanno già adottando questa nuova tecnologia: oggi abbiamo 48 Paesi, che rappresentano oltre il 90% del pil mondiale, dove si stanno implementando questi QR code. E ci sono aziende molto famose come Barilla, L’Oreal, PepsiCo, Carrefour, Procter&Gamble, che stanno già testando i QR code powered by GS1 sui loro prodotti, e questo andrà a vantaggio di tutti i consumatori del mondo che potranno ottenere maggiori informazioni”. Inoltre, ha aggiunto de Barbuat, “le aziende saranno in grado di offrire una maggiore tracciabilità, gestire meglio la qualità dei prodotti e contribuire alla riduzione dello spreco alimentare in tutto il mondo. Si tratta quindi di una tecnologia che va a vantaggio sia dei consumatori che delle imprese e che aiuterà anche a rispettare le nuove normative in tutto il mondo. Le possibilità offerte dalla nuova tecnologia sono quindi infinite e si basano sulla collaborazione del settore per creare fiducia nel consumatore”.

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