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“Minorenni e reati: cosa rischi davvero” al Polo Tecnico Fermi Gadda

News“Minorenni e reati: cosa rischi davvero” al Polo Tecnico Fermi Gadda

L’Aula Magna del Polo Tecnico Fermi Gadda di Napoli ha ospitato una partecipata giornata di prevenzione alla legalità rivolta ai giovanissimi, dal titolo “Minorenni e reati: cosa rischi davvero”. L’iniziativa, parte del progetto culturale e scientifico “l’ORigano in… forma”, ha visto la giornalista e divulgatrice scientifica Olga Fernandes intervenire come testimonial, portando la propria esperienza sul delicato tema del coinvolgimento dei minori in condotte illecite.

A coordinare l’evento è stato il Prof. Sergio Avallone, promotore dell’iniziativa, mentre la moderazione è stata affidata a Federica Mariottino, Consigliera dell’Ordine degli Avvocati di Napoli. Un pubblico attento di studenti liceali ha gremito l’aula, dimostrando grande interesse verso un dibattito che ha messo in luce le conseguenze legali e sociali dei reati commessi da under 18.

Tra gli interventi di rilievo, la Dirigente scolastica Antonella Introno ha ribadito l’importanza del ruolo della scuola nella formazione di cittadini consapevoli. Carmine Foreste, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, ha illustrato le sanzioni previste per i minorenni e l’incidenza delle misure alternative al carcere, mentre Giuseppe di Paolo, creatore del format online “È il diritto penale, CHEST’È”, ha approfondito con esempi concreti le procedure giudiziarie a carico dei ragazzi.

Ha portato un saluto istituzionale anche Roberta Gaeta, Consigliera della Regione Campania in Commissione Anticamorra e beni confiscati, sottolineando come la prevenzione del fenomeno mafioso passi anche attraverso una formazione legale precoce.

Olga Fernandes ha chiuso la mattinata con un appello diretto agli studenti: «Conoscere i propri diritti e saper riconoscere i rischi aiuta a mantenersi lontani dalle cattive compagnie. La legalità è un valore da coltivare ogni giorno».

Al termine dei lavori, gli organizzatori hanno annunciato l’intenzione di replicare il format in altri istituti della provincia, estendendo così un progetto che guarda alla responsabilità civile dei giovani come leva fondamentale per la coesione sociale e il rispetto delle regole.

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