ROMA – Potrebbero essere oltre 2mila le vittime della frana che ha sommerso venerdì un villaggio della Papua Nuova Guinea: lo ha rivelato il direttore del Centro nazionale per i disastri, Lusete Laso Mana, in una lettera inviata all’Onu. Nel testo si definiscono i danni causati “diffusi” e si evidenzia che le “conseguenze sulla vita economica” del Paese sono “gravi”.
Le operazioni di soccorso restano ostacolate dalla mancanza di equipaggiamenti adeguati e, in più punti della zona colpita dalla frana, da detriti che raggiungono anche i dieci metri di altezza. A oggi sono stati recuperati appena una decina di corpi di vittime. Secondo le Nazioni Unite, le persone scomparse sono però almeno 670. E nella lettera inviata all’Onu si prefigura un bilancio ancora più grave. La frana ha colpito il villaggio di Kaokalam, situato circa 600 chilometri a nord-ovest della Port Moresby.
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